Ogni progetto è figlio del suo tempo, della cultura e della sensibilità del progettista, delle necessità che deve soddisfare e dei cambiamenti sociali, nonché della lungimiranza della committenza.
Realizzare nuove costruzioni in zona agricola è un tema delicato e difficile da affrontare da parte di un progettista, forse non è sufficiente applicare tecniche di bioedilizia, di sostenibilità ambientale, di riferimento al luogo e al genius loci, ma dovrebbe aver la capacità di andare oltre donando “un’anima” al nuovo progetto, ponendosi con estrema umiltà nell’approccio progettuale.
Questa motivazione mi ha portato ad approfondire, con letture e ricerche ad ogni occasione, la conoscenza, le relazioni le interazioni, i legami che hanno connotato e connoteranno le sinergie dei paesaggi rurali.
La forza del progetto è quella di creare uno spazio di piacevole percezione sia da punti di vista posti in lontananza di valenza ambientale, sia da punti di vicinanza e vivibilità concreta posti nelle immediate vicinanze. Il rispetto della valenza ambientale porta alla definizione di volumi semplici, classici con tetto a falda, copertura in coppi, pietra locale ed intonaco a toni caldi. La percezione di vicinanza del progetto porta alla definizione di “equilibrio” inteso come interazione fra forma, altezza dei fronti, colore e matericità degli elementi di finitura.
L’anima al progetto verrà conferita dalla corte interna e dagli elementi di aggregazione quali ‘forno’, il pozzo con l’ “ebi”, la tettoia per la legna, gli edifici di servizio, ecc….
Il progetto costituito da un agglomerato di edifici, ha preso forma e corpo attorno all’idea di ricreare una corte, una corte aperta attorno alla quale sono sorti i volumi del costruito. Il progetto, pur partendo da elementi della storia rurale, tipologia, funzioni, materiali, non vuole negare la modernità e vuole essere anche riconoscibile.
i materiali di finitura sono quelli della tradizione locale, parti di muratura in sasso di “spungone”a vista, stuccato con malta a base calce e sabbia grossa, pergole e frangisole in legno, intonaci a base calce frattazzati grossolanamente e antichizzati con la tecnica della dilavatura. Banchine e soglie in pietra locale, finitura delle pavimentazioni esterne in pietra di cotto e acciottolato posato sia a secco nei corselli che a cemento nei marciapiedi. Gli infissi in legno di colore scuro saranno costituiti da telai a vetro, scuri esterni e portoncini d’ingresso a doghe orizzontali di altezze diverse.